Novellara, 04 Ottobre 2021
Il primo lunedì di ottobre di ogni anno è stato designato dalle Nazioni Unite “Giornata mondiale dell’habitat”. Lo scopo di questa giornata è quello di promuovere una riflessione sullo stato delle città nel mondo e sul diritto fondamentale a un’abitazione sicura di ogni cittadino. La celebrazione di questa giornata è fondamentale per ricordare il potere e la responsabilità di ogni abitante del mondo nel determinare il futuro della città in cui vive.
Il tema della Giornata mondiale dell’habitat di quest’anno è “Accelerare l’azione urbana per un mondo senza emissioni di carbonio”. Le città infatti sono responsabili di circa il 70% delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i trasporti, gli edifici, l’energia e la gestione dei rifiuti rappresentano la maggior parte delle emissioni di gas serra urbane.
Sabar è da sempre impegnata nella riduzione della propria impronta ecologica, e l’inaugurazione dell’ultima area di bosco didattico ne è ulteriore riprova.
In particolare, in SABAR esistono:
1) il bosco possibile – ma nato in un luogo impossibile! Con piante autoctone tipiche della pianura reggiana, che ha raggiunto maturità tale da contenere animali di grandi dimensioni, come volpi, rettili, anfibi… Si sta già autosostenendo, ovvero si autorigenera.
2) Il bosco planiziale – ovvero di pianura. Messe a dimora piante ad alto fusto per ricreare l’antico bosco padano (con farnie, frassini).
3) Il bosco biodiverso. Piante da frutto, da bacca. Produzione di frutta ed essenze che vanno ad aiutare l’aumento della biodiversità, perché attira animali che si nutrono di queste piante.
Sabar si configura insomma come un luogo di biodiversità, soprattutto rispetto all’ambiente circostante della Bassa reggiana, caratterizzata dall’agricoltura intensiva.
È visitata da diversi animali durante tutto l’anno, che trovano nei suoi prati e boschi la dimora ideale. Soprattutto durante i mesi del passo, ovvero delle migrazioni stagionali, diventa anche un punto di sosta per tordi, colombacci, mammiferi come volpi, lepri, fagiani, uccelli rapaci come gheppi, cicogne, aironi guardabuoi, ibis…
La creazione dei tre diversi tipi di bosco ha sicuramente ampliato la possibilità di sosta per uccelli e mammiferi.